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Viaggio ad Amsterdam

mercoledì 29 aprile 2009

Ci siamo incontrati a Bruxelles. L'idea di Bruxelles mi aveva affascinato. Mi aveva affascinato la possibilita' di calpestare le strade di un'altra capitale europea.

Ma uguale e con verso contrario e' stata l'intensita' della delusione della trascuratezza urbanistica intorno a Bruxelles. Il grigio delle case e il vecchio che mi stava intorno, e' stato un brutto biglietto da visita. Forse sarebbe stato diverso il giudizio di ognuno di noi alla vista della cattedrale di Saint-Michel. Ma non ho avuto la consapevolezza di cio', ne' la volonta' di oppormi alla decisione di non addentrarci dentro Bruxelles. E cosi' abbiamo tirato dritto fino alla meta.

Man mano che il treno partito da Brussels Zuid risaliva verso nord, il paesaggio diventava piu' armonioso e colorito. Quasi ad indicare che la vacanza si stava per mettere bene.

L'emozione e' culminata con l'arrivo alla stazione centrale di Amsterdam: molto caratteristica (progettata dallo stesso architetto che progetto' il Rjiksmuseum), che giace su un'isolotto artificiale di fronte al porto ('Ij Harbour'). Da li', poche centinaia di metri e abbiamo raggiunto la nostra dimora.

Nulla di meglio per calarsi a pieno nella cultura olandese. Al terzo piano di una tipica costruzione olandese, con una scala in legno che permetteva di accedere al sottotetto dotato di due carinissime stanze da letto matrimoniali, ricavate ciascuna da un abbaino con finestra che si affacciava sulla strada che costeggiava il canale Kluveniers ('Kluveniers Burgwal'). Il canale ci separava dal 'Red light district' (che se non altro per la curiosita', e' una delle mete che ciascun visitatore 'non s'ha da perdere') da una parte, e dalla casa di Rembrandt dall'altra.

In fondo al canale, c'e' una piazza con un castello antichissimo ('De Waag') che oggi ospita un ristorante. Da la' ci si addentra nel cuore del 'Red light district'. Gli Olandesi hanno trovato un modo di creare un business oltre che rendere legale qualcosa che da sempre si fa. Tuttavia, il fatto di sbattersi in vetrina mi fa pensare qualcosa di profondamente squallido e privo di dignita' soprattutto per chi accetta di vendersi in tal modo.

In mezzo alla zona a luci rosse si erge la 'vecchia chiesa' ('Oude kerk'). E da qua non dovrebbe essere difficile cogliere la profonda diversita' che corre tra l'Olanda e il nostro paese.

Dall'altro lato del canale, invece si erge un maestoso campanile ('Zuider kerk'). Molto suggestivo se visto da uno dei ponti che attraversano il Groen Burgwal (parallelo al Kluveniers Burgwal).

Abbiamo girovagato in lungo e in largo queste vie della zona est ('zona antica') del centro di Amsterdam, ricca di testimonianze che hanno fatto di questa citta' gia' a partire dai secoli addietro, sede di un fervore culturale che tutt'oggi si protrae.

Non e' la 'Venezia del Nord'. Amsterdam e' il mare che solca le terre. Venezia è la terra che si insedia nei mari. Ma e' impressionante l'idea dell'uomo che riesce a dirigere le acque con una simil armonia. Dove in una terra sommersa che gli appartiene riesce a trovare lo spazio per una pacifica convivenza con le acque.

Tipicamente, molti turisti sogliono sostare in quei localini noti come 'coffee shop'. La' si possono acquistare dell'erba e del fumo (e derivati - torte, infusi e cosi' via) che in linea di principio non si possono portare fuori, ma vanno consumati all'interno dei locali. L'organizzazione di questi locali prevede che oltre ai suddetti prodotti, solo bibite analcoliche possono essere vendute. E il ragionamento fila: il cocktail 'droga-alcool' potrebbe avere effetti spiacevoli sui consumatori che si potrebbero ripercuotere sul resto della comunità che di fumare e bere non gliene frega proprio (ndr: per andare a bere, ci si deve spostare in uno degli altrettanto numerosi pub).

Anche per questo aspetto, dopo esserci confrontati con della gente del posto, sono venuti fuori alcuni particolari che sottolineano - se non altro - le difficolta' del controllo del mercato delle droghe leggere da parte dello stato (per non parlare delle droghe pesanti, che vengono vendute abusivamente per strada, da extracomunitari che non hanno nulla di piu' proficuo da fare).

Ci siamo spostati fuori dal centro per andare nella zona dei musei, a sud di Amsterdam. Non ci siamo potuti perdere l'esperienza unica di visitare il 'Van Gogh Museum', che ospita la maggiore collezione di quadri del celeberrimo pittore. Tre piani che ospitano alcune centinaia delle opere dell'artista.

Lungo il tragitto siamo passati sull''Amstel' (il fiume che attraversa Amsterdam), ci siamo fermati al 'Bloemenmarkt' ('mercato dei fiori') e siamo passati davanti all''Heinken Brewery'.

Preludio dell'arrivo al Van Gogh Museum e' stata la magnifica vista del Rijksmuseum, per cui abbiamo declinato dal visitare per motivi puramente di tempo: la visita al Van Gogh Museum ci ha piacevolmente portato via tutto il pomeriggio.

Prima di entrare nel museo, non ho potuto dire no alla proposta di una caratteristica seduta in un coffee shop. In questa zona, i coffee shop sembra che siano piu' rari (Ho avuto l'impressione che la zona che ne ospita di più, sia eclusivamente la zona est del centro). Giusto il tempo di bere una bibita fresca e una sigaretta e poi via verso la nostra meta. Lungo la strada siamo passati davanti al Stadsschouwburg (City Theatre).

Uno per uno, ho provato a calarmi nelle varie opere e capire lo stato d'animo del pittore e il messaggio forte trasmesso da ciascuna di esse.

La vita di Van Gogh, ricca di emozioni e di complessita', acquisisce un fascino unico perche' prende forma dall'estrema naturalezza che caratterizza il sommo artista. Ma in me ha anche profuso un sapore agrodolce, uno stridio che tuttora prosegue nel mio intimo, oltre anche l'ammirazione per averci regalato un dono che accresce chiunque lo sfiori.

Un altro posto che si usa visitare quando si va ad Amsterdam e' la 'Anna Frank Huis' ('casa di Anna Frank').

Il tragitto fatto per arrivare in tal posto, ci ha visti passare per la zona rossa fino alla piazza più famosa di Amsterdam ovvero Piazza Dam. Su Piazza Dam si affaccia il palazzo reale. Quindi ci siamo addentrati verso la Kalverstraat (una famosa via popolata da turisti e ricca di negozi), su cui si affaccia un altro dei famosi musei di Amsterdam (l''Amsterdam hystoric museum'). Infine, attraverso delle vie molto suggestive, siamo arrivati alla casa di Anna Frank.

Data l'ora tarda e la fila umana interminabile, abbiamo continuato il nostro giro per Amsterdam, tralasciando la visita della casa di Anna Frank.

Lungo questa passeggiata ho potuto ammirare oltre che le decine di 'canal bus' che solcano imperterriti i canali di Amsterdam, anche la piu' bella delle 'case gallegianti' ('houseboat', tipici sistemi di navigazione abitabili) mai viste in questi giorni trascorsi in Olanda.

L'ultimo dei giorni trascorsi in Amsterdam ce lo siamo riservato per fare una visita alla zona dei mulini. In realta', pensavamo che ci era andata male. La mattina aveva piovuto a dirotto - come spesso e' accaduto durante la nostra permanenza in Amsterdam, ma gia' a meta' mattino il cielo era aperto dando origine ad un cielo a pecorelle che ha reso ancora piu' tipica la nostra gita fuoriporta.

In dieci minuti siamo arrivati in stazione. E, dopo aver preso il primo treno, in 20 minuti siamo arrivati a Zandjk. Un posto veramente come l'avevo sognato. Un canale che ad certo punto viene arginato per permettere all'uomo di recuperare dei terreni rispetto al mare. Con dei canali di scolo che servono a far defluire le acque nel caso l'acqua del canale superi gli argini.

Su una riva del canale sorge il paese (molto caratteristico) e dall'altra parte si innalzano maestosi i mulini e un villaggio con qualche casetta su un territorio solcato da canali attraversati da ponticelli. Il vento sballottava di qua e di la' le nuvolette nel cielo azzurro, muoveva le enormi pale dei mulini e increspava l'acqua del canale. Io sono rimasto catturato al punto di continuare a scattare - l'una dopo l'altra, decine di foto. Sembrava quasi volessi portarmi dietro un pezzo di quella natura.

Poi abbiamo camminato lungo i bellissimi percorsi che ci portavano ai piedi di quei 'mostri con le braccia rotanti', lungo gli argini del canale dove si poteva scorgere chiaramente che l'acqua si trovava al di sopra del piano dove gli uomini camminavano. E quindi ancora abbiamo respirato la natura nel silenzio profondo. Infine i sapori dei freschi formaggi olandesi che mai fino allora avevamo scoperto di essere cosi' buoni.

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