Funari in Paradiso.. Riotta all'Inferno
sabato 12 luglio 2008
Sono trascorsi pochi minuti da quando Funari e' andato via da questo mondo. Per raggiungere cosa? Sicuramente un posto piu' bello di quello raggiunto da molte persone che lo hanno preceduto e da molte persone che lo seguiranno.
Sono convinto di quel che dico perche' nel suo inveire contro questo e contro quello, nel sostenere testardamente certe posizioni e nell'ostinarsi a seguire certe direzioni, si puo' cogliere un modo genuino di leggere la realta' che ci viene ordinariamente proposta, confezionata nel cellofan. Senza paura di dire qualcosa che scomoda gli 'artisti delle confezioni' o di dire qualcosa che finisce per disgustare l'attore perfetto di questo teatrino, che si trova ad ascoltare le sue parole.
Difatti, lui ha scomodato qualche mente e per questo ha pagato caro con l'allontanamento per anni dalla 'TV che conta', andando a fare 'funarismo' ai confini della TV - su Odeon TV o addirittura su Tele Lombardia. Ma coloro che ce l'hanno mandato hanno fatto male i conti, perche' proprio la' io ho cominciato ad prenderlo in considerazione e ad annoverarlo tra i paladini della liberta' dei giorni nostri.
Tra quelle persone che vogliono un mondo in cui gli interessi della comunita' vengano prima degli interessi del singolo. (Tra le righe vorrei far notare che accanto a lui c'era sempre un certo Antonio Di Pietro. Un caso o forse una base di integrita' morale comune fra i due?)
D'altra parte, molte persone hanno preferito tenere le distanze da Funari. Lo dimostra l'audience delle sue ultime apparizioni in TV. Sicuramente il suo stile 'ruvido' ha contribuito a tenere a distanza molte persone dalle sue trasmissioni.
Ma penso anche che la maggior parte di queste persone sia stata volutamente lontano non perche' non voglia ascoltare parolacce in TV (probabilmente queste costituiscono la raison d'etre della TV spazzatura che impregna le nostre menti), ma perche' gli piace continuare a basculare nel mondo fantastico in cui la TV li proietta. Impauriti di perdere il loro status quo che ha un valore incommensurabile, addirittura superiore alla dignita' e alla liberta' che ci sono stati consegnati in una 24 ore con combinazione, dall'Onnipotente quando ci ha spediti a compiere la nostra missione sulla Terra.
Ecco, paradossalmente, e' proprio a quelle persone sorde che vorrei che quest'ultimo paragrafo giungesse. Non affinche' Funari diventi un oggetto di culto idiolatrico, ma semplicemente perche' non perdano altre occasioni per riprendersi cio' che gli appartiene, liberandosi definitivamente dalla schiavitu' ignara di cui sono vittime.
Un ultimo appunto che sicuramente ha rafforzato le mie congetture su Funari e' la modalita' con cui Rai Uno ha dato la notizia. Da premettere che non guardo TG5 per salvagualdare la mia dignita' di 'spettatore di telegiornali' (). Ma non guardo nemmeno la TV con sufficiente continuita' da reputarmi un 'teleaspettaore'.
Tuttavia, la notizia della morte di Funari - che ho ascoltato a Radio Italia - mi ha non solo colpito, ma anche incuriosito. Sostanzialmente, mi piaceva sapere come se ne sarebbe parlato della morte di un personaggio cosi' insolente. Ebbene, penso che Riotta abbia dimostrato tutti i limiti che una persona senza colonna vertebrale puo' evidenziare.
La notizia della morte di Funari e' stata data dopo le notizie di una lunga serie di notizie di morti ammazzati - verso la fine del TG, e seguita dalla notizia delle partenze per le vacanze.
Forse Riotta si e' semplicemente rotto i coglioni di cambiare la scaletta del suo TG, visto che Funari e' morto 40 minuti prima.. Se e' cosi', i prossimi TG che non guardero' mi smentiranno..
Ho trovato ancora piu' esperessivo ricordare questo personaggio attraverso il potere della satira. Nel video che segue riporto uno sketch di un grande Corrado Guzzanti che imita Gianfranco Funari nella trasmissione di Serena Dandini, Parla con me.
Commento del 12 luglio 2008, ore 03:14 da Rocco Scappatura in Generale | Comments[0]