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Pasticcio finanziario

domenica 30 novembre 2008

Se ci trovassimo su una nave in mezzo all'oceano e questa nave cominciasse pericolosamente a barcollare, penso che ognuno di noi si preoccuperebbe di salvarsi e non di capire le cause, le responsabilita' e qualunque altro dettaglio che non aiuterebbe a mettersi in salvo.

Forse questo e' quello che e' successo nei giorni appena trascorsi, a seguito del tracollo della finanza mondiale, che ha avuto come focolaio i templi economici e finanziari dell'America, ma che si e' man mano esteso a macchia d'olio su tutto il globo.

Tutti si sono preoccupati giustamente di preservare i capitali propri; la politica (o almeno una parte) si e' data da fare per proteggere le classi dei piccoli risparmiatori e della piccola e media impresa; le banche hanno invocato l'aiuto delle istituzioni; le banche centrali hanno tagliato il costo del denaro; il papa ne ha approfittato per trovare nuovi clienti tra gli orfani della finanza impazzita.

Io, come un temerario, mi avvento a capire le cause e i colpevoli di questa colossale destabilizzazione che ancora non si e' compiuta del tutto. Mi e' rimasta impressa una intervista di qualche tempo fa di Lucia Annunziata a Massimo D'Alema conseguente alla caduta dell'ultimo governo Prodi e, in particolare, mi e' rimasta in mente l'affermazione di D'Alema: <<La politica e' l'ostaggio dell'economia>>. All'epoca, la frase era riferita al fatto che l'Alitalia aveva stretto per il collo il governo (ndr: il governo Prodi e' rimasto poi 'strozzato'). Io penso che dovremmo riflettere bene e sicuramente riusciremo a trovare un bel po' di casi in cui questa affermazione descrive perfettamente la realta' dei fatti.

Anche se poco si parla delle cause - come ho gia' puntualizzato, tutto ha origine nello 'sgonfiarsi' di una nuova bolla speculativa. Gia' nel 2000 c'era stata la crisi dell'hi-tech che - per quanto abbia fatto numerose vittime - si e' rivelata in proporzioni relativamente contenute. La crisi che ci sta colpendo oggi e' invece quella dei mutui subprime (i.e.: mutui concessi dalla banche a societa', senza richiedere particolari garanzie, come avviene normalmente ad un privato quando si presenta in banca e chiede un mutuo). In sostanza, i titoli legati ai mutui sono lievitati fino a raggiungere valori ben al di sopra del valore reale.

Intere organizzazioni bancarie (Bear Stearns, Merril Lynch e la societa' assicurativa AIG) hanno puntato i loro investimenti su titoli legati alle ipoteche immobiliari (proponendo obbligazioni legate alla crescita di tali titoli).

Alcuni operatori finanziari, invece, hanno addirittura beneficiato di prestiti dalle banche per acquistare titoli legati ai mutui e "ricollocarli" a prezzi sempre piu' alti, con il beneficio ulteriore di dover estinguere il debito in un secondo momento.

Difatti, questi attori sono coloro che hanno alimentato "legalmente" degli strumenti finanziari che sono fuori dal controllo dalle authority che vigilano sul mondo finanziario (hedge fund). Il risultato di questa tumultuosa operativita' finanziaria, a causa di questa crescente domanda di titoli legati ai mutui (e quindi di credito richiesto verso le banche), e' un via via crescente numero di insolvenze da parte della gente comune e, quindi, di pignoramenti e il conseguente crollo dei titoli legati alle ipoteche.

Quindi, in particolare, i gestori degli hedge fund hanno pilotato il crollo dei titoli legati ai mutui decretando la loro svalutazione e, cosi' facendo, hanno massimizzato le rendite (ovvero, hanno speculato) degli strumenti finanziari da loro gestiti.

E cosi', il crollo repentineo (e prevedibile - almeno per le persone che operano in questi settori, al punto che parecchi hanno fatto fortuna su questo crollo) si e' rivelato un vero disastro per le stesse organizzazioni (che hanno dovuto dichiarare il fallimento) e, ancor piu', per i risparmiatori che hanno affidato le proprie fortune alla scelleratezza delle figure che operano per le banche, negli "interessi" dei suoi clienti.

Molti altri operatori finanziari, invece, hanno realizzato degli incommensurabili capitali.

A parte il lecito dubbio che questo sia uno scenario messo in piedi da colossi finanziari americani come Bank of America e JP Morgan (cfr.: La grande bugia del finanziamento bancario), mi chiedo come si fa a giustificare che il sistema finanziario dei nostri giorni possa consentire una destabilizzazione di queste proporzioni. Un sistema piu' rigido paralizzerebbe l'economia mondiale? Ma perche' forse e' piu' importante l'economia che non la dignita' dell'uomo? Milioni di persone sono state depradate della serenita' onestamente conseguita faticosamente con anni di sacrifici. A parte i capitali erosi, si pensi alle centinaia di migliaia di posti di lavoro che in parte sono stati gia' persi e di quelli che si perderanno nei mesi a seguire. Al dramma di queste persone e delle loro famiglie che inevitabilmente si riperquotera' su coloro che avranno la fortuna di continuare a preservare la propria occupazione. Si pensi anche che siamo ancora e solo noi a farci carico di questo enorme buco, per evitare di precipitare in una crisi piu' profonda e senza possibilita' di ritorno. Cio' dovrebbe bastare a delineare i contorni degli effetti di questo "attentato all'umanita'", e dare a ciascuno di noi la consapevolezza che c'e' la necessita' di fare chiarezza sulle responsabilita' che sono senz'altro da ricercare negli ambienti della politica - dove non si e' saputo proteggere adeguatamente il sistema finanziario, e della finanza - dove c'e' chi ha abusato di un sistema debole, forte del fatto che la finanza puo' mettere con le spalle al muro il mondo intero.

Comments:

Rammendo che il sito a cui faccio riferimento per il crack finanziario mondiale (http://www.mafiaspa.ch) era originariamente http://www.mafiaspa.it . Sostengo, che a causa di questioni legali, il sito sia dovuto "scappare in Svizzera". Tra l'altro voglio sottolineare che nonostante condivida a pieno lo stesso articolo, mi DISSOCIO nettamente da molti altri contenuti che il sito espone. Ma questa vuole essere anche una dimostrazione della mia mancanza di pregiudizi di fronte a chi non la pensa come me.

Posted by Graziano on febbraio 28, 2009 at 12:50 PM GMT+01:00 #

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