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Lungo lo stivale

martedì 28 aprile 2009

Spesso ho desiderato viaggiare da solo, anche per un lungo tragitto attraverso lo stivale. Ma questa volta e' stato un vero piacere viaggiare i compagnia. Come piacevole e' stato suddividere un lungo viaggio in tappe che, insieme alle soste, hanno reso il viaggio una vacanza nella vacanza.

Non era previsto, ma la voglia di sostare in Maremma (tra l'altro al di fuori di ogni percorso plausibile che ci portasse alla meta) e' stata prima appoggiata, e poi diventata realta'. Una serata trascorsa con amici in un locale di Orbetello - posto caratteristico della toscana che sorge nel mezzo dell'omonima laguna ed è unita al Monte Argentario tramite una strada costruita su di un terrapieno artificiale.

Una cena molto gradevole. Naturalmente a base di pesce. Un servizio apprezzabile, molto cordiale e amichevole, ma per nulla invadente. Ma quello che ha reso questa serata molto particolare e' stato senz'altro l'ambiente in cui si e' sviluppata la cena.

Avevo l'impressione di vivere una serata d'altri tempi. Un locale in parte costruito su palafitte in legno. Direttamente sulla laguna. L'altra parte sulla terra ferma, un ampio spazio antestante, ricoperto da un altrettanto ampio tavolato su cui ci siamo esibiti in balli latini, senza dar peso alla nostra scarsa propensione a tali tipi di balli, ne' alle poche persone che stavano intorno e guardavano attonite. Mi e' sembrato di tornare indietro nel tempo. Alle balere estive del secondo dopoguerra. Certo, anche il leggero vino bianco frizzante bevuto come aperitivo, potrebbe aver avuto il suo influsso allucenogeno in questa serata. Ma penso proprio di no. Era la magia dell'ambiente intorno.

Dopo una notte confortevole trascorsa a casa dei nostri amici, la mattina dopo abbiamo ripreso il nostro viaggio lungo l'Aurelia. Tarquinia, Civitavecchia e quindi Roma. Altra tappa del nostro viaggio. La ci siamo potuto rilassare e trovare un ambiente in cui non ci si sente ospiti. Una notte e via.

La mattina seguente ci siamo rimessi in macchina verso sud. Seguendo l'autostrada A30 per Caserta. Per pranzo abbiamo fatto una sosta di piacere ad Agropoli. Anche qua abbiamo trovato un'ottima ospitalita', sebbene ci eravamo fermati solo per prendere delle freschissime mozzarelle di bufala. Quindi, i l tempo di un caffe' e di quattro chiacchiere con vecchi amici e via, ancora in macchina, ancora verso sud. Ma stavolta sulla famigeratissima Salerno-Reggio Calabria.

Ne avevamo ancora un'altra di tappa da fare. Si tratta di Fiumefreddo Bruzio, lungo la costa tirrenica cosentina. Ma solo gli incendi che hanno devastato l'uscita di Cosenza ci hanno fermati.

Alla fine un sospiro. Abbiamo raggiunto la meta.

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