1984
sabato 21 maggio 2011
Non penso che sia casuale il periodo in cui ho letto questo libro. Subito dopo lo scoppio dello scandalo di Wikileaks della fine del 2010 (cablegate). Ma a prescindere da questo, ringrazio chi mi ha omaggiato di questo prezioso volume, che ho appassionatamente letto fino all'ultima pagina.
All'infuori dell'attualita', Wikileaks non e' sicuramente la prima cosa a cui si pensa leggendo 1984 (Nineteen Eighty-Four). Difatti, il diritto alla privacy, violato in entrambi i contesti, e' il solo comune denominatore tra la storia scritta da George Orwell e i documenti riservati divulgati su Internet. Ma sia ben chiaro che nel caso di personaggi potenti che hanno in mano le redini di quella che sara' storia, non puo' essere che considerata una manna. Una sferzata inferta ai 'piani alti' della nostra societa' affinche' chi vi abita agisca prevalentemente nell'ambito di valori di onesta' e giustizia e, cosi' facendo, contribuisca a definire un modello di moralita' per le persone comuni.
D'altronde chi si pone in gioco in tali meccanismi, deve mettere a disposizione anche la propria vita privata qualora emergano elementi che gettino dubbi sulla sua condotta etica. La privacy di quelli che rimangono fuori dai 'piani alti' invece e' un diritto sacrosanto che purtroppo vediamo minato ogni giorno sempre di piu'. Oggigiorno, i contorni della riservatezza di una persona delineano la liberta' della persona e pertanto non vederseli violati se non ce ne sono i presupposti, diventa un diritto inoppugnabile.
Il mio coinvolgimento nella lettura di questo romanzo si spiega proprio dalla mia sensibilita' verso la privacy e dal profondo senso premonitore di Orwell, che aveva immaginato la societa' futura afflitta dai mali legati alla possibilita' di violare la riservatezza delle persone. Sicuramente, il contesto storico ha favorito la nascita di un'opera eccessivamente pessimista, tanto da essere considerata 'il romanzo distopico per eccellenza'. Ricordiamo che il libro fu pubblicato nel 1948 (da cui il titolo, ottenuto invertendo le ultime due cifre dell'anno di pubblicazione, che denota anche l'anno in cui e' ambientato il racconto). Il mondo aveva da poco affrontato la seconda guerra mondiale. E vivide erano ancore le ferite assestate da regimi dittatoriali, primi fra tutti quello di Hitler e quello di Stalin.
Orwell immagina il mondo dopo la Rivoluzione che segue alla seconda mondiale, suddiviso in tre grandi stati (superstati) totalitaristi: l'Oceania, l'Eurasia e l'Estasia. L'Oceania e' governata dal Partito, secondo i principi del Socialismo Inglese (Socing), una dottrina filosofica che ricorda il materialismo dialettico adottato ufficialmente dall'Unione Sovietica dopo la Rivoluzione d'Ottobre.
L'Oceania ha un'organizzazione gerarchica, al cui vertice si delinea il Partito. A capo di questa struttura c'e' il Grande Fratello, figura che non si avra' mai modo di capire chiaramente se e' una persona reale oppure un'icona creata dal Partito. E per quello che nel romanzo viene detto a riguardo, da' l'idea di un personaggio che preserva aspetti di dittatori che hanno caratterizzato la storia tra la fine del XIX secolo e la prima meta' del XX secolo. Immediatamente sotto c'e' il Partito Interno, che forma il 2 per cento della popolazione dell'Oceania e rappresenta la mente del Partito. Poi c'e' il Partito Esterno, che invece puo' essere considerato il braccio del superstato e costituisce l'8 per cento degli abitanti.
I proletari (prolet) rappresentano la rimanente parte della popolazione ed occupano il gradino piu' basso della gerarchia. Essi sono sedati intellettualmente e non hanno coscienza del loro passato. Inoltre, non hanno una visione della societa' ne' tantomeno dei problemi piu' grossi che l'affligono. Il ruolo importante che i prolet rivestono e' mantenuto nel tempo dalle costanti infiltrazioni di agenti della Psicopolizia, che provvedono a diffondere notizie false ed eliminano i pochi elementi che possono dare noie agli equilibri che preservano lo status di questa fascia sociale. Risulta fondamentale in quest'opera che relega i prolet a rivestire nel tempo sempre questo ruolo, che gli stessi prolet godano di liberta' di cui le altre classi piu' privilegiate non godono. Sostanzialmente si tratta della possibilita' di commettere crimini, di prostituirsi, di spacciare droga e di tutte quelle cose che degradano tale classe e la ancorano maggiormente ad un destino perennemente immutabile.
Il racconto e' ambientato in una Londra postatomica, metropoli di Pista Uno, regione del superstato dell'Oceania. Il protagonista e' Winston Smith, membro del Partito Esterno e impiegato del Ministero della Verita' (Miniver), che nell'organizzazione dell'Oceania si occupa dell'informazione, delle arti e dell'istruzione. Egli lavora nell'Archivio del Miniver, e la sua mansione e' di contraffare delle vecchie notizie secondo le direttive del Partito, in modo da renderle coerenti con i dati odierni. Le indicazioni gli arrivano dentro un cilindretto dal tubo pneumatico di cui e' dotata la stanza dove lavora (cubicolo). Il cubicolo e' anche dotato di una feritoia dove gli arrivano i numeri dei giornali da modificare, e del buco della memoria ovvero l'apertura dove vanno a finire tutti ritagli che nessuno mai dovra' ricordare. Un altro strumento fondamentale per il lavoro di Winston e' il parlascrivi, ovvero lo strumento che Winston usa per generare le notizie corrette.
Il Miniver e' uno dei ministeri su cui si fonda l'apparato governativo del superstato. Gli altri organi sono il Ministero della Pace (Minipax) - che si occupa della guerra, il Ministero dell'Amore (Miniamor) - che tratta la legge e l'ordine pubblico - e il Ministero dell'Abbondanza (Miniabb) - che concerne gli affari economici.
La metropoli e' tempestata di gigantografie che ritraggono il Grande Fratello e riportano la dicitura:
Big Brother is watching you (il Grande Fratello vi guarda)
Il concetto alla base del Socing, e' il controllo della realta' (bipensiero) secondo cui il Partito fa uso di una forma consapevole di inganno, fermo a tal punto da apparire come pura sincerita'. Tale atteggiamento e' necessario per poter manipolare il passato allo scopo di salvaguardare l'infallibilita' del Partito. Un altro aspetto piu' sottile, invece, per cui e' necessario alterare il passato e' quello di privare i cittadini (inclusi anche i membri del Partito) di appigli con il passato che potrebbero render loro insopportabili degli avvenimenti presenti.
Gli alloggi dei membri del Partito Interno e del Partito Esterno sono dotati di teleschermi che diffondono costantemente gli slogan del Partito, spiano costantemente gli inquilini e all'occorrenza li richiamano imponendo la disciplina del Partito. Nell'Oceania descritta da Orwell manca la carta per scrivere e le penne che possono essere una vera e propria mina per il bipensiero. Alla popolazione e' costantemente somministrata una dose di notizie false, diffuse attraverso la stampa e i teleschermi, dopo una minuziosa manipolazione che non consente ad alcun cittadino di poter affermare l'inattendibilita' delle notizie.
Le persone che sfuggono a questo tipo di controllo, attraverso sapienti deformazioni di determinate informazioni, vengono definitivamente eliminate dalla societa', come se non fossero mai esistite (vaporizzate). I bambini vengono addestrati per essere fedeli al Partito sin dalla nascita e il loro ruolo e' fondamentale per rintracciare tra la popolazione quelle persone (psicocriminali) che non si conformano al bipensiero e, cosi' facendo, commettono reato (psicoreato).
I bambini sono frutto di matrimoni e di rapporti sessuali privi di piacere, ma solo finalizzati alla procreazione (insemart). Tra i membri del Partito ogni altro rapporto sessuale non e' ammesso. Anche gli individualismi non sono ammessi. Un simile atteggiamento puo' essere un elemento di sospetto che pone il cittadino sotto una stretta sorveglianza della Psicopolizia.
Un altro aspetto molto importante per rafforzare il potere del Partito e' la lingua. Il linguaggio usato prima della Rivoluzione (Archelingua), e' stato soppiantato dalla Neolingua. La Neolingua aveva subito nel tempo un mutamento. Ciascuna versione veniva presentata attraverso una diversa edizione del Dizionario della Neolingua. Lo scopo di una nuova edizione era quello di ridurre quanto piu' possibile i termini ammissibili per esprimersi, e cosi' facendo ridurre al minimo la sfera di azione del pensiero dei cittadini.
Winston vive solo negli Appartamenti Vittoria dopo essersi separato dalla moglie Katherine, perfetta ortodossa del bipensiero (buonpensante). Dalla sua quotidianita' emerge una coscienza di opposizione al Partito. E da questa presa di coscienza che si procura della carta vellutata, insieme a un pennino e una boccetta di inchiostro, da un negozio nel quartiere dei prolet, e comincia a scriverci sopra le proprie idee. Successivamente inizia a frequentare di nascosto il quartiere dei prolet alla ricerca di persone nate prima della Rivoluzione per trovare elementi di un passato, ormai per la quasi totalita' dimenticato.
Anche il Bar del Castagno e' un luogo cruciale per Winston. Un locale che non e' vietato frequentare, ma che non e' visto di buon occhio. Ci vanno gli artisti e, si dice, i traditori. Winston ricorda di aver incontrato un pomeriggio al Bar del Castagno tre dei grandi protagonisti della Rivoluzione ovvero Jones, Aaronson e Rutherford, dopo essere stati rilasciati a seguito dell'ammissione dei tradimenti perpretati nei confronti del Partito, e prima di essere nuovamente arrestati con nuove accuse di tradimento, ed essere cosi' definitivamente giustiziati.
Winston aveva notato i segni delle percosse e letto nei loro volti l'amarezza che trovo' una definitiva spiegazione anni dopo. Quando si trovava nel suo cubicolo al Miniver e la posta pneumatica recapito' sulla sua scrivania un rotolo che conteneva un ritaglio di un numero del Times da contraffare che riportava una foto di Jones, Aaronson e Rutherford il giorno di San Giovanni di qualche anno prima, ad una manifestazione del Partito a New York. La stessa data in cui i tre confessarono di essere stati in Siberia e - evidentemente, sotto la pressione del Partito - di aver trasmesso delle informazioni sensibili ai nemici dell'Eurasia.
In quanto membro del Partito Esterno, Winston e' tenuto a partecipare ai periodici appuntamenti (Due Minuti d'Odio) in cui i membri del Partito si riuniscono per accrescere la loro fede. Durante i Due Minuti d'Odio viene mostrato sui teleschermi il volto di Goldstein, capo della Confraternita ovvero l'organizzazione che risaputamente cospira nella societa' contro il Partito, che si pronuncia contro il Partito. Cosi' facendo il Partito causa nei partecipanti un'ira tale che hanno tutto il diritto di esternare, urlando e sbraitando contro Goldstein e osannando il Grande Fratello.
Winston, invece, man mano matura sempre con maggior convinzione l'idea che O'Brien - membro del Partito Interno che presidia sempre quel genere di situazioni - e' anch'egli un membro della Confraternita.
Girovagando per le strade del quartiere dei prolet, il protagonista comincia ad accorgersi maggiormente di Julia. Dopo quelle volte in cui l'aveva notata nei Due Minuti d'Odio e nei corridoi del Reparto finzione del Miniver dove lavora, incontra la giovane donna nelle vie del quartiere dei prolet e di primo acchito Winston teme essere vittima dello spionaggio del Partito. Le sue sensazioni invece vengono smentite quando Julia si dichiara sua innamorata. Da frequentazioni clandestine sempre piu' copiose i due prendono coscienza di una profonda avversione al Partito. Intanto i loro incontri si materializzano occasionalmente nel retrobottega del signor Charrington (il rigattiere da cui Winston compro' i fogli di carta su cui comincio' a scrivere i suoi pensieri riguardo al Partito).
Con il tempo, Winston e Julia cominciano a condividere sempre in maniera piu' convinta l'idea che O'Brien e' un cospiratore. In particolare, Winston se ne convince quando lo incontra nei corridoi del Miniver. O'Brien ha modo di fargli i complimenti per l'uso elegante della Neolingua quando scrive gli articoli sul Times, non sottraendosi pero' di rimarcargli che fa uso di termini prossimi ad essere obsoleti. La Nona Edizione del Dizionario della Neolingua, infatti, sta per essere sostituiuta dalla Decima Edizione. Non essendo ancora stata pubblicata e avendone una copia a casa, O'Brien lo invita a passare per ritirarla quando vuole. Dal breve incontro e dall'indirizzo di casa che O'Brien gli ha lasciato, Winston si persuade che O'Brien e' realmente contro il regime.
E' cosi' che Winston va a trovare O'Brien, assieme a Julia. Rivela che loro sono nemici del Partito. O'Brien accoglie la loro sovversivita', assecondando il loro presentimento. E, quindi, presentandosi come un fautore della attivita' della Confraternita. Conferma l'esistenza di Emmanuel Goldsetein e della Confraternita. Infine, appura quanto Winston e Julia siano disposti a cospirare. A seguito di questo incontro Winston riceve il libro, ovvero il testo clandestino scritto da Goldstein che descrive la 'teoria e la prassi del collettivismo oligarchico'.
Il libro e' strutturato verosimilmente in tre capitoli, ciascuno corrispondente ad una delle strofe che compongono lo slogan del Partito:
La guerra e' pace
La liberta' e' schiavitu'
L'ignoranza e' forza
Winston legge il libro nel rifugio segreto dove si incontra furtivamente con Julia di tanto in tanto. Manca solo da leggere l'ultima parte del libro, in cui viene chiaramente spiegato il perche' della conquista del potere da parte del Partito, quando gli uomini della Psicopolizia, che fanno capo al signor Charrington e che da tempo spiavano la coppia da un teleschermo nascosto dentro la stanza, irrompono e li arrestano.
Inizia un lungo calvario di prigonia del protagonista che ha apice nella resa. Nelle mani di O'Brien, Winston e' un soggetto da convertire al bipensiero, 'un'imperfezione nel sistema', 'una macchia che va cancellata'.
E' O'Brien stesso che ripercorre ogni aspetto privato della vita di Winston, ricostruito con una minuziosita' che suscita inquietudine, e lo contrasta punto per punto, con convinzione e perseveranza uniti alle sevizie, che culminano nella stanza 101, la stanza dove c'e' la peggiore cosa del mondo. La peggiore cosa del mondo e' chiaramente soggettiva e per Winston si tratta di una maschera metallica, pronunciata anteriormente dalla presenza di una gabbia dentro cui si trovano dei topi. Quei topi grossi che proliferano nel quartiere dei prolet e che la sola vista a Winston causa malesseri.
Nella stanza 101 Winston cede completamente e tradisce Julia in un modo che a tratti sembra vile e a tratti sembra fuori da ogni controllo umanamente concepibile. Ma il tradimento e' consumato.
Winston descritto nel Bar del Castagno, una volta liberato e in attesa che lo sparino alla nuca, e' ciascuno dei tre personaggi che lui aveva osservato anni prima nello stesso posto. E durante questa attesa c'e' anche il tempo di un incontro tanto malinconico quanto vero con Julia:
<<Ti ho tradito>> disse Winston.
Gli rivolse un'altra occhiata piena di disgusto.
<<A volte>> disse Julia, <<minacciano di farti delle cose.. cose a cui non puoi resistere, cose che non vuoi nemmeno immaginare, e allora dici: 'Non fatelo a me, fatelo a qualcun altro, fategli questo e quello'. E dopo puoi anche pensare che era solo un trucco per farli smettere, che fingevi, ma non e' vero. Quando, succede fai sul serio, pensi che se vuoi salvarti non c'e' altro da fare e sei prontissima per ottenere in questo modo il tuo scopo. Desideri veramente che lo facciano all'altro. Te ne infischi della sua sofferenza. Badi solo a te stessa.>>
<<Badi solo a te stesso>> fece eco Winston.
<<Dopo, i tuoi sentimenti verso quell'altra persona non sono piu' gli stessi.>>
<<No>> rispose lui, <<non sono piu' gli stessi.>>
Il romanzo termina con l'apparente conformarsi di Winston al sistema:
Due lacrime maleodoranti di gin gli sgocciolarono ai lati del naso. Ma tutto era a posto adesso, tutto era a posto, la lotta era finita. Era riuscito a trionfare su se stesso. Ora amava il Grande Fratello.
Ma ci sono aspetti che lasciano spazi a intepretazoni diverse. E forse anche questo da' ancora di piu' spessore a questo testo. Winston all'inizio scrive sul suo diario che 'la liberta' e' la liberta di dire che due piu' due fa quattro'. Durante la sua prigionia di Winston, O'Brien ritorna su quanto aveva scritto e prova ad infondergli il concetto alla base del bipensiero secondo cui se il Partito lo vuole, due piu' due puo' fare tre o quattro o cinque o una combinazione contemporanea di questi valori. Seduto ad un tavolo del Partito, Winston scrive con le dita sul tavolo ricoperto di polvere:
2 + 2 = 5
Ma a lungo, sulle versioni inglesi del romanzo, il '5' non fu mai riportato, lasciando spazio ad un'interpretazione - e sicuramente meno distopica - del tutto differente al messaggio dell'intero libro.
Altre osservazioni ancora possono essere fatte in merito alla traduzione dell'opera. La piu' notevole delle quali e' sicuramente l'appellativo usato tra i membri del Partito per identificarsi. Nel testo originale i membri del Partito si riferiscono con il termine 'comrade'. Nella versione italiana il termine e' stato tradotto come 'compagno'. Qualcuno avrebbe preferito tradurlo in 'camerata'. Questo potrebbe essere anche un punto di discussione che emerge, ma e' piu' inerente all'ideologia dello scrittore che altro. Non deve quindi, a mio parere, indurre a pensare questo testo come un monito esclusivo alle dittature comuniste.
Molti sono stati i pensieri che ho associato al racconto man mano che le pagine volavano via. Tra tutti, l'esistenza di un potere che riesce a veicolare la societa' e l'importanza dell'individualismo. Si tratta naturalmente di aspetti che trovano una connotazione nella nostra epoca. E sono questi che rendono il romanzo terribilmente attuale e attribuiscono a Orwell la mia totale ammirazione.
Non dubito che in molti non vedono in tale romanzo null'altro che un racconto di fantasia o che ha al piu' delle mere corrispondenze con qualcosa che appartiene ad un passato che ormai e' solo passato, ma oggi la traiettoria che seguiamo nel tempo suscita spesso dubbi che venga tracciata a priori da potenti meccanismi e che gli uomini siano ridotti ad una semplice comparsa atta a giustificare i fatti. L'informazione, il consumismo, le guerre, l'omofobia, le malattie sembrano modellate sapientemente per imporre alla popolazione un percorso segnato.
Ma da queste considerazioni si possono anche cogliere due differenze sostanziali tra il romanzo e la realta'. La prima e' che il romanzo astrae diversi problemi intrinseci all'imposizione di percorsi obbligati, che rendono immutabile il destino dell'uomo. Mentre nella realta' non si puo' invece essere cosi' lungimiranti da poter escludere fattori imprevisti che possono essere fatali per l'esistenza della specie. Un esempio su tutti e' la spinta che si sta esercitando su di noi affinche' possiamo abbracciare l'energia nucleare. Laddove i disastri nucleari degli ultimi decenni ci fanno capire quanto incapace l'uomo puo' essere dinnanzi a essi. La seconda e' invece che la delicatezza (contrapposta al sistematico controllo del pensiero del romanzo) usata da chi ci vuole come comparse della storia, ci permette di poter destare le nostre coscienze e realmente ritornare ad essere i protagonisti della nostra storia.
Cio' si ricollega all'importanza dell'individualismo che e' splendidamente fotografato all'interno del romanzo. Oggi le mode, l'apparenza, la crisi di valori tendono a massificare gli uomini. A privarli di una propria personalita'. Ed proprio questo che rende particolarmente semplice che la storia si conformi ad un cammino segnato. La capacita' di ritrovare la propria dimensione e' alla base della riattribuzione del ruolo di protagonista all'uomo, quale attore della storia.

Frasi
Commento del 21 maggio 2011, ore 12:40 da Rocco Scappatura in Libri | Comments[0]