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Il Codice Da Vinci

venerdì 17 febbraio 2012

Vista la popolarita' che ha raggiunto questo libro di Dan Brown, avrei dovuto astenermi anche dal recensirlo. Ma e' stata troppa l'estasi dell'averlo letto nelle giornate di una calda estate su un'amaca o sotto un ombrellone su spiagge incantevoli, oltre che nei soliti posti dove soglio leggere. Il tutto non avrebbe nemmeno acquisito tanto fascino se realmente il romanzo non fosse subito apparso essere un thriller mozzafiato gia' dalle prime pagine, con interessantissimi innesti di chicche storiche piacevoli da leggere e difficilmente reperibili senza effettuare ricerche particolarmente approfondite sui temi trattati nel romanzo.

Penso che siano diverse le motivazioni che mi hanno spinto verso la lettura di questo libro. In primo luogo, e' la voglia di spostare le mie attenzioni verso la Francia. Ancor di piu' verso Parigi e il Louvre. Il posto dove si incentrano buona parte delle situazioni descritte in questo romanzo. Ma d'altra parte non posso prescindere da una componente inconscia che lega il titolo del libro e i miei studi accademici. I codici e la crittografia sono, infatti, il fulcro delle scienze informatiche. E sono forse le teorie che hanno reso l'informatica una disciplina scientifica a tutti gli effetti. Infine, leggere di Londra dopo avere visto alcuni dei posti in cui e' ambientata l'ultima parte del romanzo e' un incentivo ad una ricostruzione piu' verosimile di cio' che si legge. Un'evocazione piu' intensa delle situazioni che produce emozioni che riempiono.

La trama e' ben pensata e articolata ma, nonostante cio', molto coerente. Molto dettagliata e scorrevole allo stesso tempo. Ricca di suspance al limite di quanto la scrittura ne possa trasmettere. Forse e' stato proprio questo a farmi venire piu' volte la voglia di andare a vedere subito il film Il codice da Vinci (The Da Vinci Code), di Ron Howard e con Tom Hanks, che e' stato tratto dal romanzo. Ma per il resto, in linea con il mio pensiero, penso sia stato giusto leggere il libro prima di tutto.

L'inizio lascia gia' presagire l'inclinazione thriller del romanzo. Jacques Sauniere, direttore del Louvre, e' stato ammazzato da Silas, un monaco albino dell'Opus Dei zoppicante a causa del cilicio indossato sotto il saio, intento nella ricerca della Clef de voute (Chiave di volta), nel salone principale dello stesso museo. Prima di essere raggiunto da un colpo di arma da fuoco, l'uomo si aggrappa ad un dipinto di Caravaggio e fa scattare l'allarme. Il sistema d'allarme attivo fa abbassare le inferriate che bloccano l'ingresso nel salone principale del museo, impedendo al suo assassino di raggiungerlo. In tale isolamento, anche dopo essere stato colpito, Sauniere ha il tempo, prima di morire, di togliersi i vestiti, distendersi sul pavimento e disporsi nella stessa posizione della figura disegnata nell'Uomo vitruviano di Da Vinci. Sauniere inoltre si disegna addosso, con il proprio sangue, un pentacolo e infine lascia vicino al suo corpo le seguenti informazioni:

13-3-2-21-1-1-8-5
O, Draconian devil!
Oh, lame saint!
P.S. Trova Robert Langdon

Il motivo per cui l'Opus Dei e' alla ricerca della Chiave di volta e' sostanzialmente dovuto alla paura dell'intenzione del pontefice di rendere meno rigide le leggi che regolano la Chiesa. Questo 'respiro' avrebbe in qualche modo toccato anche l'Opus Dei, l'associazione cattolica tra le piu' conservatrici, guidata dal vescovo Aringarosa. Il vescovo percepisce la necessita' di fare qualcosa che gli dia gli strumenti in mano perche' cio' non avvenga. Questo qualcosa e' il ritrovamento del Santo Graal. Per impossessarsi del Santo Graal, Aringarosa si affida ad una figura che si e' presentata a lui dando delle indicazioni credibili relativamente al Santo Graal. Tale figura, che all'interno del romanzo e' identificata come 'Maestro', e' inizialmente misteriosa ma l'evolversi del racconto rivelera' essere un personaggio tra quelli che hanno un ruolo chiave nella soluzione del giallo del Louvre.

Dan Brown da' un'ampia esposizione relativamente alle diverse interpretazioni del Santo Graal. E questo e' sicuramente un aspetto che nel film di Ron Howard, non si puo' cogliere e lo rende per questo nettamente meno interessante. E forse e' proprio l'interpretazione di cosa si intende per 'Santo Graal', la chiave del romanzo. Il significato che alla fine Dan Brown relega a questo concetto e' quello dedotto da una delle tesi piu' recenti ovvero, quella esposta da Henry Lincoln - attore e documentarista inglese, che ha origine tra il 1969 e 1970. Da tale tesi lo stesso Lincoln ha tratto il libro Il Santo Graal pubblicato nel 1982, con il supporto di Michael Baigent e Richard Leigh.

La locazione del Santo Graal sarebbe un segreto in custodia al Prieure de Sion (Priorato di Sion). Il Priorato di Sion e' un'associazione segreta fondata a Gerusalemme nel 1099 da Goffredo di Buglione, nobile condottiero della prima crociata che dopo aver conquistato la citta', fu nominato Advocatus Sancti Sepulchri (Difensore del Santo Sepolcro), rifiutando il titolo di re della citta' dove Cristo era morto, asserendo che 'mai avrebbe portato una corona d'oro laddove Cristo l'aveva portata di spine'. Alla sua morte, avvenuta nel 1100, divenne re suo fratello Baldovino, col nome di Baldovino I. In tutto questo, Goffredo di Buglione, divenne depositario di un segreto occulto conservato dalla sua famiglia sin dai tempi della morte di Cristo. Per proteggere tale segreto e tramandarlo da una generazione all'altra, fondo' il Priorato di Sion.

Il Priorato di Sion negli anni che seguirono venne a conoscenza di importanti documenti sepolti sotto le rovine del Tempio di Erode, costruito sui resti del Tempio di Salomone. Tali documenti (che, a mio parere, dovrebbero essere la testimonianza della discendenza di Gesu' dal re Salomone) avrebbero rafforzato il segreto di Goffredo di Buglione. Ragion per cui il Priorato di Sion fondo' un ordine militare di nove cavalieri chiamato Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, ovvero i Cavalieri Templari o semplicemente Templari.

In sostanza, il segreto sarebbe da ricercarsi nella discendenza della famiglia di Goffredo di Buglione da Maria Maddalena, ritenuta moglie di Cristo dai vangeli gnostici (*). Discendenza 'avvalorata' dalla fuga dalla Palestina (**) di Maria Maddalena e di altri ebrei, per approdare in Provenza. Una volta in Provenza, Maria Maddalena, incinta, risali' il Rodano raggiungendo la tribu' dei Franchi, che non sarebbero stati altro che la tribu' di Beniamino nella diaspora ebraica, ed avrebbe avuto un figlio di nome Giacomo. La tesi sostiene che tale tribu' e' quella da cui ebbe origine la dinastia dei Merovingi.

Dunque, anche Maria Maddalena sarebbe cosi' una discendente di una famiglia reale. L'unione con Gesu' e il concepimento rappresentano quindi la continuita' di una dinastia.

Forse a partire da questa ultima ipotesi che Lincoln ha iniziato a trarre delle conclusioni sul significato di Santo Graal, che si distaccano dalle altre. Il termine 'Santo Graal' letteralmente indica una coppa o un piatto, visto che il termine 'graal' e' un vocabolo del francese antico. La trasposizione della traduzione francese di 'Santo Graal' ('San Greal') in 'sange real' ovvero 'sangue reale', ha portato ad associare il termine Santo Graal al calice da cui Gesu' bevve nell'ultima cena. Lincoln, invece, nella sua tesi si spinge piu' in la' dando un senso univoco al termine 'Santo Graal' che in buona sostanza accentra il suo significato come termine che ha origine inequivocabilmente da 'sangue reale'.

L'etimologia della parola secondo Lincoln, unita alle rivelazioni dei vangeli gnostici (*), rappresentano quindi per Dan Brown la chiave per inferire che il segreto custodito dal Priorato di Sion altro non e' che la preservazione della dinastia dei Merovingi dall'estinzione. Che e' anche la prova vera e inconfutabile che Cristo e' stato sposato e ha procreato.

Tale 'segreto', visto in quest'ultima chiave di lettura, e' un costante pericolo per le religioni cristiane e in particolare per la Chiesa Cattolica. E' cosi' che si spiegano le campagne di Clemente V in accordo con il re di Francia Filippo IV che venerdi' 13 ottobre 1307 iniziarono a sterminare i Templari, giudicati eretici da Dio, con la finalita' subdola di impossessarsi dei documenti protetti dal Priorato di Sion e distruggerli per sempre.

Da questa visione della tesi di Lincoln da parte di Dan Brown, si spiegano anche le motivazioni dell'Opus Dei di impossessarsi del Santo Graal. Aringarosa, probabilmente anch'egli inconsapevole di cosa consiste questo documento, pensa di impossessarsene per ricattare la Chiesa, in modo da ottenere piu' potere e scongiurare la linea meno austera che l'attuale pontefice si stava apprestando ad attuare.

Dan Brown si dimostra quindi un gran narratore riuscendo a incastrare eventi storici e religiosi, le tesi di Lincoln e i punti di vista di vari storiologi, in un contesto estremamente avvincente.

Entra in gioco cosi' il personaggio protagonista del romanzo, Robert Langdon, professore americano di simbologia religiosa presso l'Universita' di Harvard, che si trova a Parigi per una conferenza in cui avrebbe dovuto presentare delle diapositive sulle simbologie pagane, e quindi incontrare Sauniere. La direzione centrale della polizia giudiziaria, trovando il nome del professore vicino al corpo senza vita di Sauniere, si presenta alla porta della camera d'albergo dell'Hotel Ritz di Parigi, dove Langdon pernotta, per invitarlo a collaborare nelle indagini per l'inchiesta sulla morte del curatore del museo.

Sulla scena del delitto, Langdon, accompagnato dall'ispettore di polizia Bezu Fache, intuisce che potrebbe non essere facile uscire pulito da quella situazione che lo vede difatti essere l'unico indiziato. Incoraggiato da Sophie Neveu, crittologa della polizia di Parigi, nonche' nipote del curatore del museo, che gli offre la sua protezione, Langdon e' persuaso che l'unico modo per dimostrare la sua innocenza e' di cercare la verita'. Langdon diviene cosi' indagato e ricercato per l'omicidio del curatore.

Da questo momento ha inizio una lunga serie episodi, a partire dalla decifratura dell'anagramma O, Draconian devil! Oh, lame saint!, che porta al celeberrimo quadro della Monna Lisa esposto dentro il Louvre, dietro al quale Jacques Sauniere aveva impresso con un pennarello con inchiostro a fluorescenza l'anagramma So dark the con of man del titolo del dipinto della Vergine delle Rocce, esposto nella stessa sala del Louvre. Dietro quest'ultimo quadro, il curatore aveva apposto un oggetto metallico a forma di croce. La minaccia di Sophie Neveu di mandare in frantumi l'opera di Leonardo, costringe la guardia - che li aveva sorpresi dentro il museo dopo che avevano fatto credere a Bezu Fache e ai suoi di essere scappati, ad abbassare la pistola e permette alla crittologa di dileguarsi assieme a Robert Langdon.

Sull'oggetto metallico si legge l'indirizzo 24 Rue Haxo che corrisponde ad una filiale di una Banca di deposito di Zurigo. Inoltre, l'oggetto permette loro di entrare nella filiale e ritirare la cassetta di sicurezza associata ad un numero di conto di dieci cifre che i due scoprono essere la sequenza di cifre dei primi otto numeri di Fibonacci ('successione di Fibonacci'). Tale informazione era contenuta tra quelle lasciate da Sauniere e trovate accanto al corpo esanime, intenzionalmente anagrammata in modo da poter coinvolgere la crittologa nelle indagini per il suo omicidio.

All'interno della cassetta viene rinvenuto un cryptex. Dopo una corsa avventurosa, per sfuggire alla polizia, Langdon riesce a trovare ospitalita' a Chateau Villette, la tenuta del nobile amico inglese Leigh Teabing, storico ed esperto del Santo Graal. Dan Brown ha chiamato questo personaggio con il cognome di Richard Leigh e l'anagramma del cognome di Michael Baigent, dopodiche' e' stato da questi citato per plagio del libro Il Santo Graal dove viene esposta la tesi di Lincoln, principale ispiratrice del romanzo. Accusa da cui Dan Brown e' stato prosciolto.

Intanto, dopo aver assassinato i tre senechaux ('siniscalchi') e il Grande Maestro (Saunier) del Priorato di Sion, Silas, si impossessa della informazione 'falsa' del posto dove la Chiave di volta sarebbe custodita. Nella chiesa di Saint Sulpice a Parigi, sotto la Linea della Rosa, Silas non trova la Chiave di volta come gli era stato detto da ciascuna delle sue vittime, e uccide la sorella Sandrine. Poi su indicazione del Maestro giunge a Chateau Villette. Qui si impossessa momentaneamente del cryptex, ma con un'abile mossa, Teabing, l'agente Neveu e Langdon - con l'aiuto del maggiordomo Remy Legaludec - riescono a liberarsi, a sequestrare Silas e scappare a Londra con l'Hawker 731 del lord inglese.

La scoperta della chiave per aprire il cryptex sembra un rompicapo impossibile, fino a quando Langdon - associando il simbolo del Priorato di Sion (la rosa a cinque petali) intarsiato su di esso e dalle parole pronunciate da Teabing (<<La chiave che porta al Graal e' nascosta sotto il segno della Rosa>> ), non riesce a scoprire che sotto il simbolo della rosa presente sul cryptex, e' nascosta la seguente frase:

An ancient word of wisdom frees this scroll
And helps us keep her scatter'd family whole
A headstone praised by templars is the key
And Atbash will reveal the truth

La headstone citata nella frase non e' altro che la testa di ariete in pietra che raffigurava Baphomet, simbolo di fecondita' e procreazione, che i Templari veneravano nel rito sacro dello hieros gamos. La testa di Baphomet e' stato l'elemento accusatorio principale nella campagna di Clemente V per l'annientamento dei Templari. Dalla decifratura del termine 'Baphomet' scritto con l'alfabeto ebraico usando il cifrario a sostituzione Atbash, Langdon ottiene la parola 'SOFIA' che si rivelera' essere la chiave del cryptex. Al suo interno, il cryptex contiene un cryptex piu' piccolo e una pergamena che riporta la seguente frase:

In London lies a knight a Pope interred.
His labor's fruit a Holy wrath incurred.
You see the orb that ought be on his tomb.
It speaks of Rosy flesh and seeded womb.

Dopo l'atterraggio del jet nell'aeroporto di Biggin Hill proseguendo fin dentro l'hangar privato di Teabing, ed essersi sapientemente liberati dalla polizia inglese che attendeva Langdon e Sophie Neveu per arrestarli, i quattro e l'ostaggio si dirigono erroneamente - ma con la consapevolezza di Teabing - verso Temple Church. Qui Remy, rimasto fuori ad aspettare, in accordo preso segretamente con Teabing, libera Silas in modo che questo vada a impossessarsi del cryptex, senza sollevare sospetti in Langdon e quelli di Sophie.

Le cose non vanno ancora come si era pensato e deve essere Remy ad esporsi e cosi' appropriarsi del cryptex, fingendo di catturare Teabing. Dal baule della macchina Teabing, nelle vesti del Maestro, riferisce telefonicamente a Silas di lasciare la Chiave di volta a Remy e andare a rifugiarsi in un convento dell'Opus Dei finche' le acque non si fossero calmate. Intanto anche la polizia giuduziaria con a capo il tenente Collet (visto che nel frattempo il capitano Bezu Fache e' intento nell'inseguimento di Langdon a Londra) si accorge di quanto Teabing fosse realmente implicato in questa faccenda. Scattano cosi' le operazioni per arrestare il monaco albino e per fermare lord inglese.

La prima operazione coincide con l'arrivo di Aringarosa al convento dell'Opus Dei dove e' ospite Silas, che sta per venire arrestato dalla polizia di Londra. Silas cerca di fuggire e nella colluttazione a fuoco con la polizia rimane ferito, dopo aver erroneamente sparato al vescovo da poco sopraggiunto al convento. Silas fugge disperato con il vescovo tra le braccia e lo lascia al St Mary Hospital per ricevere le cure che lo salveranno. Lui invece morira' dissanguato, poco dopo, affranto dai rimorsi, sotto la pioggia di Kensigton Gardens.

La seconda operazione invece e' un tantino piu' complicata. Infatti, Teabing incontra il maggiordomo nei dintorni di St James Park. Remy gli fa avere il cryptex ma, il fatto di essersi esposto in Temple Church, lo relega agli occhi del suo padrone come una possibilita' della polizia per incriminarlo. Cosi' Teabing, con il pretesto di festeggiare il prezioso ritrovamento, lo incita a bere un sorso di cognac che pero' contiene della polvere di arachidi a cui Remy e' estremamente allergico. Remy morira' quasi istantaneamente.

Teabing si incammina con il cryptex in tasca verso Westminster e il Big Ben, alla volta di Westminster Abbey dove l'aspettava un nuovo dilemma da sciogliere prima di proseguire sulla strada del ritrovamento del Santo Graal. A Westminster Abbey arrivano anche Langdon e la crittologa, dopo aver compreso che 'a pope interred' nella frase ritrovata sulla pergamena sta a indicare 'seppellito da Alexander Pope' e non 'seppellito da un papa'. E Alexander Pope e' stato realmente colui che presiedette al funerale di Isaac Newton tenendo un commovente discorso per l'amico e collega defunto, prima di spargere le ceneri sulla sua tomba.

Dopo aver trascorso invano del tempo davanti al sarcofago di Newton, Teabing si accorge del sopraggiungere di Langdon e di Sophie. Trovandosi in difficolta' nel ritrovamento della parola di cinque lettere che apre il cryptex, li induce, quindi, in un luogo piu' isolato dell'abbazia per proporre loro di collaborare a rivelare al mondo il segreto del Santo Graal. Al fine di guadagnarsene la fiducia, Teabing da' il cryptex in mano a Langdon e nel frattempo attende la sua decisione per la proposta di collaborazione. Essendo Teabing armato, Langdon comprende il peso della decisione che deve prendere. Se decide di non collaborare, Teabing ammazzera' sia lui che Sophie, diversamente tradira' brutalmente la fiducia riposta in lui dal curatore e quella di sua nipote.

Sapientemente Langdon temporeggia e nel frattempo arriva alla soluzione geniale che sta nella stringa 'APPLE'. Difatti, la mela e' il frutto che e' alla base degli esperimenti di Newton che allo stesso tempo ha causato la 'collera di Dio' quando Eva la mangio' nel giardino dell'Eden. Inoltre, e' la sfera che - per il fatto di essere alla base del lavoro di Newton, avrebbe meritato di risiedere sulla sua tomba. Infine, ha la polpa rosastra sotto la buccia e al suo interno e' 'inseminata', per il semplice fatto che contiene dei semi.

Di nascosto, apre il cryptex che contiene il foglietto con l'indicazione ulteriorie sulla locazione del Santo Graal, e poi sapientemente costringe Tebing a mollare la pistola per salvare il cryptex oramai vuoto, lanciandolo in aria. L'arrivo di Bezu Fache vede l'uscita di scena definitiva di Teabing. Nel contempo, si delinea nitidamente il ruolo di copertura del capitano nei confronti dell'Opus Dei, fortemente assecondato dal tenente Collet.

Oltre la sottolineatura tagliente del potere politico ricoperto dall'Opus Dei, la ricerca del protagonista e della crittologa si protrae questa volta senza dubbi, dopo la lettura della nuova quartina confezionata da Sauniere:

The Holy Grail 'neath ancient Roslin waits.
The blade and chalice guarding o'er Her gates.
Adorned in masters' loving art, She lies.
She rests at last beneath the starry skies.

I due giungono in Scozia, a una decina di chilometri di Edimburgo, presso la Cappella di Rosslyn. Tale cappella, che un tempo si chiamava 'Roslin' proprio perche' giaceva sulla Linea della Rosa - l'antico meridiano con longitudine zero prima che fosse designato come tale quello di Greenwich, e' stata costruita come una copia del Tempio di Salomone. Proprio per questo sarebbe un posto molto ovvio dove poteva essere custodito il Santo Graal. E Langdon non si da' pace al pensiero della semplicita' sconcertante per individuare la posizione del Santo Graal secondo le ultime indicazioni lasciate da Sauniere. E difatti il suo' presentimento non verra' smentito.

Il romanzo lascia immaginare come Sauniere induca intenzionalmente all'errore Langdon spingendolo fino a Rosslyn. Nella cappella dove aveva gia' portato Sophie da piccola. Dove si rifugiavano la nonna e il fratello di Sophie che lei credeva morti insieme ai genitori, nel misterioso incidente stradale (anche se Dan Brown sembra che dica, per bocca di Teabing, che e' un incidente commissionato dalla Chiesa) in cui questi persero la vita. In realta', la nonna e il nipote vivono a Rosslyn sotto protezione del Priorato di Sion per preservare la dinastia dei Merovingi. Come la nonna ha modo di spiegare a Sophie, i veri cognomi dei genitori sono Plantard e Saint-Clair ed erano entrambi discendenti diretti di Gesu' e di Maria Maddalena. I cognomi sono stati modificati nel tempo per salvaguardare la loro incolumita'.

In questa occasione, la nonna chiama Sophie come gia' da piccola si sentiva chiamare da Sauniere, ovvero 'Princess Sophie', e a questo punto diventa chiaro anche l'ultimo pezzo di informazione del messaggio che il curatore ha lasciato vicino al suo corpo, mentre si apprestava a morire. 'P.S.' sta a significare che il messaggio 'Trova Langdon' e' la sua volonta' che Pricess Sophie si fidi di Langdon per salvarsi e salvare il segreto protetto dal Priorato di Sion.

Questo finale lascia presagire il senso del Santo Graal secondo l'ottica di Dan Brown. Il romanzo tuttavia prevede un epilogo in cui l'ultimo messaggio di Sauniere viene interpretato nel modo piu' logico e meno immediato. Come se Dan Brown non voglia farsi carico di concludere apertamente che il Santo Graal e' la continuita' della dinastia dei Merovingi. Oppure, viceversa, come se volesse elevare ulteriormente la figura del Grande Maestro attribuendogli l'abilita' di far leva su Langdon per salvare il segreto del Priorato di Sion e, nel contempo, di buttarlo fuori strada una volta perseguito il suo scopo, per non svelarlo fino in fondo.

Langdon, tornato a Parigi, capisce che la 'Roslin' citata nella frase del curatore e' la Linea della Rosa e cosi' la percorre seguendo il tracciato segnato per le vie di Parigi da centotrentacinque medaglioni di bronzo. Fino a quando non arriva a Carrousel du Louvre, al centro del cui irrompe verso il basso la Pyramide inversee. Entrando nel Louvre e poi incamminandosi fino al vertice della piramide, Langdon, una volta che si trova sul posto, realizza che il suo vertice che dista due metri da terra e' il 'calice' citato nella frase di Sauniere, mentre il vertice della sottostante piramide in miniatura, alta circa un metro e mezzo e perpendicolare al vertice della Pyramide inversee, e' la 'lama'. Alzando lo sguardo al cielo stellato Langdon non ha piu' alcun dubbio di essere arrivati al punto dove Sauniere avrebbe conservato il Santo Graal, e si inginocchia in segno di grande riverenza.

C'e' stata un'anomalia rispetto alle mie precedenti letture. Il Codice Da Vinci, a differenza degli altri libri, mi ha fatto tenere a lungo la matita in mano mentre leggevo, senza usarla. Senza sottolineare alcuna frase che mi ha colpito e mi ha lasciato un segno nell'anima. Fino a quando ho capito che la matita non occorreva. Perche' non ci poteva essere nulla da sottolineare. Ed e' per questo che concludo che questo romanzo e' leggero.

Ma la mia riflessione contrasta evidentenentemente l'avversione dei contenuti nei confronti della Chiesa. Quei contenuti che hanno sollevato violente polemiche specie quando inizialmente Dan Brown introdusse il romanzo come una storia vera, in cui i riferimenti storici sono frutto di scrupolose ricerche. D'altra parte, chi controbbatte' queste affermazioni pubblicate nell'introduzione alle prime edizioni dell'opera, non venne mai smentito e addirittura l'autore fini' per togliere la sua introduzione dalle successive edizioni. Questo puo' far pensare sicuramente a un mossa promozionale che avrebbe dovuto portare maggior popolarita' a Dan Brown e al suo romanzo.

E cio' puo' essere ragionevolmente vero. Ma in me e' suonata come una esternazione di determinati pensieri sulla Chiesa, sulla religione e, ancora piu' in generale, sulla spiritualita'. Pensieri che vogliono una Chiesa che permetta di credere in Dio e di interagire con l'istituzione 'Chiesa' finanche arrivando a criticare aspetti teologici. Penso che i tempi sono maturi per la Chiesa per liberarsi di un oscurantismo che oramai distoglie sempre piu' persone e le induce verso un ateismo a cui si possono anche attribuire parte dei mali della nostra societa'.

Comments:

(*) Sono parte dei vangeli apocrifi ovvero quei vangeli esclusi dai canoni cristiani della Bibbia ovvero da ciascun canone bibblico delle diverse religioni cristiane. In particolare, i vangeli gnostici sono quelli scritti in seno al formarsi nel corso del II secolo di una corrente mistico-filosofica nota come 'Gnosticismo'.

Posted by Graziano Scappatura on febbraio 17, 2012 at 10:47 PM GMT+01:00 #

(**) Si tratta di una leggenda. La leggenda descritta da Jacopo da Varazze, vescovo di Genova e frate domenicano, nella sua opera Legenda Aurea che e' una raccolta di vite di santi scritta in latino. Tale leggenda racconta che nell'anno 48 d.C. Maria Maddalena con Maria Giacobe', la sorella della madre di Gesu', e Maria Salome', la madre dei due apostoli Giacomo e Giovanni, accompagnate dalla serva Sara, Lazzaro il resuscitato, Marta e Maximino, fuggiti dalla Palestina, sbarcarono in quella che fu anche Provenza. In particolare, la leggenda racconta che sbarcarono nell'odierna Camargue, tra le due foci del Rodano, nel posto in cui oggi sorge Saintes-Maries-de-la-Mer, in onore appunto delle Tre Marie. Saintes-Maries-de-la-Mer e' tutt'oggi il posto dove il 25 maggio di ogni anno i Rom si riuniscono per festeggiare Santa Sara, nota anche come Sara-la-Kali (Sara la Nera), loro protettore.

Posted by Graziano Scappatura on febbraio 17, 2012 at 10:48 PM GMT+01:00 #

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