Ho voluto riservarmi un angolo di questo affascinante quanto crudo mondo che il Web rappresenta, non solo perche', in qualche modo, esso e' sempre piu' parte della vita di ognuno di noi, ma anche (e soprattutto) perche' in esso intravedo un fantastico strumento capace di farmi stare ancora vicino a quelle persone con cui ho condiviso affetti, ma che diversi destini tendono inesorabilmente ad allontanare.

Qualche Notizia

Il mio nome completo e' "Scappatura Rocco, Graziano".

Sono nato a Taurianova (RC).

A Taurianova, ho frequentato l'ITCG "G. F. Gemelli Careri" conseguendo il diploma di Geometra nel 1992, e ho seguito un corso di informatica presso la software house "S.A.B. informatica" conseguendo un diploma di Operatore/Programmatore rilasciato dalla Regione Calabria nel 1989.

Ho trascorso a Lancusi(SA) gli anni dell'Universita', conseguendo la Laurea in Scienze dell'informazione presso la Facolta' di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Salerno.

Durante il lavoro di Tesi ha avuto inizio la mia partecipazione ad un progetto per lo sviluppo di una piattaforma di e-commerce per conto del D.I.A. "R. Capocelli" dell' Universita' degli Studi di Salerno.

Dopo l'esperienza accademica mi sono spostato a Verona (VR) per lavorare per STT Societa' Trasporto Telematico S.p.A., azienda del settore delle telecomunicazioni, fornitrice anche di servizi ad alto valore aggiunto, quali:

  • hosting di spazio Internet;
  • progettazione e sviluppo di applicazioni per il commercio elettronico;
  • consulenza sulle problematiche del web.

Il mio contributo in STT si e' espletato proprio nell'erogazione dei servizi aggiuntivi. In particolare, mi sono occupato della gestione dei servizi direttamente legati al mondo Internet (Posta elettronica, Web service, Monitoring di rete).

Al di fuori del mio impegno primario nel settore dell'IT, ho ritenuto opportuno investire parte del mio tempo libero in attivita' che potessero aumentare la mia visione della societa' attuale.

In particolare, ho ritenuto opportuno - e molto interessante - dare il mio contributo all'interno del settore sociale.

L'organizzazione di cui ho fatto parte e' la cooperativa sociale a r.l. ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilita' Sociale), 'Comunita' dei Giovani'.

La Comunita' dei Giovani e' stata fondata da don Sergio Pighi, con l'obiettivo di promuovere una cittadinanza solidale e plurale, una reale giustizia sociale e il benessere di ogni individuo nella sua integrità e completezza. La Comunità dei Giovani gestisce servizi e progetti in molteplici campi: minori ed adolescenti in difficoltà, giovani, madri nubili, dipendenze, prevenzione, animazione territoriale e di comunità, immigrazione, povertà disattese, prostituzione, senza dimora.

Attualmente

Attualmente, risiedo a Verona (VR).

Lavoro per Infracom Italia S.p.A., societa' del gruppo omonimo.

Infracom Italia S.p.A. e' stata costituita il primo Gennaio 2010, dalla fusione di Infracom Network Application S.p.A. - societa' dove prima lavoravo, e altre societa' del gruppo Infracom Italia S.p.A..

Altri Impegni

E' importante, secondo il mio punto di vista, agire non solo al fine del proprio bene, ma anche per il bene degli altri. Naturalmente, il tutto in modo gratuito, senza nessuna aspettativa.

Questo prologo vale come introduzione al racconto del mio incontro con l'AVIS (Associazione Donatori Italiani Sangue).

Era il 1991, anno in cui frequentavo l'ultimo anno delle scuole medie superiori, quando, semplicemente per saltare una giornata di scuola, mi offrii volontario per donare un po' del mio sangue presso un'emoteca dell'AVIS che era venuta a scuola per raccogliere del sangue ma anche, evidentemente, per diffondere una cultura che da noi (e, piu' in generale, nel meridione d'Italia) era poco diffusa.

Beh! Quel giorno ebbi molte lusinghe da parte della mia prof di Italiano (Prof.ssa Lucia Ferrara, a cui le porgo un caloroso saluto, qualora si trovasse a passare da queste parti - anche se non me lo auguro proprio, vista l'involuzione del modo di esprimermi), che evidentemente comprendeva bene il significato di un tale gesto. Io, da parte mia, ero si compiaciuto (anche tanto, visto che ero l'unico che aveva donato e che, quindi, aveva ricevuto tutte queste attenzioni) ma, anche per spacconeria, mi atteggiavo dandomi delle arie e facendo la parte dell'unica persona che aveva appreso l'importanza di tale gesto. In realta', per me era un gesto banale e, conseguentemente, poco importante.

All'Universita' cominciai a riflettere meglio sull'importanza di quel primo giorno che avevo donato il sangue. E mi ero ripromesso di ripetere tale gesto ogni volta che avrei superato un esame (tanto, io raramente superavo piu' di quattro esami in un anno, e il problema di fare troppe donazioni ravvicinate non si poneva proprio!).

L'idea era piu' che apprezzabile. Ma un po' per pigrizia, un po' per vigliaccheria (ricordo che dopo il primo esame, c'era l'emoteca in piazza in paese, ed io non ebbi il coraggio di entrare per paura di quello che la gente poteva pensare di me!), non feci mai una donazione del sangue per tutta la durata degli studi universitari.

Dal 2004, ho aderito AVIS comunale di Verona, gruppo Verona Citta', e conto di donare il sangue ogni tre mesi: e' un gesto semplice, non impegnativo e puo' aiutare tante persone.

Tempo Libero

Leggo con continuita' apprezzabile. Mi piace esporre - quando trovo il tempo per farlo - ciascun libro letto che mi ha suscitato emozioni piu' marcate, con commenti del tutto personali (che prescindono dalla critica piu' esperta), nella sezione 'Libri' del mio blog.

Mi piace tanto, anche, guardare film. Per intenderci, mi piace il Cinema, non la televisione.

La televisione, penso, sia una delle cause delle infelicita' diffuse di questa societa'. Da', ad ogni spettatore, una effimera sensazione di benessere. Ciascuno viene spinto a comportarsi secondo modelli artificiali e non viene invogliato a tirar fuori la propria personalita' e a raffinarla. Poi, quando ci si trova a fronteggiare la realta', nelle sue situazioni piu' difficili, ci si accorge che i modelli televisivi sono troppo 'astratti' e, allo stesso tempo, che non si ha la 'stoffa' per affrontare tali situazioni nel modo in cui andrebbero affrontate (mancano i principi). C'e' da aggiungere, poi, che il benessere (anche se finto) e' spesso causa di infelicita'.

Oggi, con lo sviluppo delle varie tecnologie audio-video, e' sempre piu' semplice guardare, in qualunque momento e qualunque posto, qualunque film si desidera (pur non essendo necessariamente un 'pirata informatico'!). Pertanto, ognuno ha l'opportunita' di capitalizzare questo indiscutibile vantaggio che la tecnologia ci regala; innanzitutto, perche' si ha, appunto, la possibilita' di scegliere, ma anche per tutti gli insegnamenti critici e morali che il cinema di un certo livello puo' trasmettere.

Analogamente ai libri ed autori, provoa riassumere le senzazione dei film che guardo (almeno quelli piu' interessanti) nella sezione 'Film e Cinema' del mio blog.

Naturalmente, e' possibile interagire con queste sezioni del sito, apportando ad ogni recensione, la propria opinione.

Tra le attivita' ludiche che mi piace citare, c'e' la mia simpatia per il calcio. No! Non perche' io pratichi il calcio, ma perche' mi piace seguirlo (con il giusto distacco). In realta', penso che sarebbe meglio giocare a calcio, piuttosto che seguirlo. Tuttavia, a parte qualche mia sporadica comparsa su qualche campo di calcio (che si verifica, piu' o meno, una volta ad ogni anno bisestile), la mia carriera calcistica si e' conclusa oramai nel lontano 1991, a seguito di una 'maxisqualifica' di 5 mesi. Allora militavo nelle giovanili della squadra principale del mio paese, e una volta mi presi pure la soddisfazione di segnare una tripletta in una partita di campionato.

La mia simpatia per il calcio ha trovato una 'seconda giovinezza' allorquando Reggio Calabria e' riuscita ad imporsi in questo settore, ai massimi livelli. E si! mi inorgoglisce la presenza di una societa', quale la Reggina Calcio, in serie A. I motivi vanno oltre delle banali cause 'nazionalistiche'. Infatti, la presenza della Reggina tra le piu' grandi squadre italiane e' senza dubbio un segno di quanto di buono c'e' al Sud. E queste qualita' devono essere moltiplicate nella testa di ciascuno delle persone che lo pensa, considerando le difficolta' intrinseche in cui tale successo si e' evoluto.

Con intensita' uguale e contraria, sono inorridito da quanto e' successo in questi ultimi anni e solo da quest'estate e' venuto a galla. Non tanto per il marcio che e' emerso da sotto quella bella maschera che il calcio ha sempre mostrato e ha appassionato un sacco di Italiani, quanto per la leggerezza con cui le competenze giuridiche si sono espresse e, ancora peggio, per la cecita' di buona parte di quei tifosi di quelle squadre coinvolte in questa mega presa-per-culo.

Penso che se uno sport ti deve annebbiare la vista al punto da non riuscire a delineare la realta', a mantenere una certa coerenza nel metro di giudizio, a distinguere in giusto dall'ingiusto, allora e' meglio che tutto cio' finisca.

Ma non mi referisco solo alle persone comuni, a quelle per cui il calcio rappresenta l'arma per le arrighe di acerrimi nemici dentro ai bar dello sport, ne' a quelle persone che dicono di tifare Juve perche' solo di Juve hanno sentito parlare. Ma mi riferisco a quelle persone che fanno lo 'spettacolo del calcio'. Quelle che vanno in TV a parlare di calcio. Quelle persone che, incuranti di quanto e' successo, si immergono nello squallore di opinioni e giudizi che tendono a calare il sipario su una vicenda che evidenzia l'amoralita' e la mancanza di princìpi che mettano in primo piano la dignita' dell'essere umano.

E' inutile dire che la TV oscura la voce dei deboli. E che i deboli del calcio, come i poveri della societa', pagano per intero il prezzo della disonesta', mentre i forti del calcio, come i ricchi della societa', godono dello sconto del loro potere. A tal proposito, penso che quello che e' un mio peccato di espressivita', puo' essere assolto ampiamente da questa foto.

Ultimamente il calcio ha ripreso ad essere anche per me sport 'vissuto'. Forse cio' e' coinciso con il calo di interesse per il calcio 'parlato'. Ho trovato molto piu' piacere a giocare a pallone (calcetto o calcio a sette) abbinandolo a delle sane corsette serali nel parco. Difatti, il running (o meglio jogging) mi ha dato molto del fiato che serve per correre per buona parte di una partita a calcio, e ti fa sentire soddisfatto anche se sei cosciente di essere un profano della palla.